Luigi Malerba |
Malerba è scomparso a Roma l’8 maggio 2008. Con affetto vogliamo ricordarlo pubblicando questa intervista quasi interamente inedita.
Doriano Fasoli: Malerba, quando e perché decise di trasferirsi da Parma a Roma?
Luigi Malerba: Nel gennaio del 1950 sono scappato da Parma, una città civilissima ma con un clima insopportabile, caldo torrido d’estate e freddo glaciale d’inverno, e sono sbarcato nella Capitale. Una migrazione, la mia, come quella degli uccelli che vanno in cerca di condizioni di clima favorevoli. Fra parentesi dirigevo allora Sequenze, una rivista cinematografica alla quale collaboravano qualificati studiosi di cinema e letterati, da Guido Aristarco a Mario Verdone, da Mino Maccari a Ennio Flaiano: un ottimo biglietto da visita per l’ambiente cinematografico romano. Il clima, il cinema: due buoni motivi per trasferirmi a Roma. Intorno ai fasti e alle miserie della vita cinematografica ho scritto su Cinema Nuovo negli anni Cinquanta Le lettere di Ottavia, che ho ripescato nel 2004 e pubblicato con questo stesso titolo in un librino per l’editrice Archinto.