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27 ottobre 2009

«La poesia rurale di Consonni. Tra poesia in lingua e grammelot» di Nicola D'Ugo






 Vûs/Voci
 Giancarlo Consonni
 Einaudi
 Torino 1997
 EUR 9,30
 153 pp.
 ISBN: 88-06-14497-9





Vûs/Voci di Giancarlo Consonni (Einaudi, Torino 1997, lire 18.000) è un libro di poesie scritte –come tiene a precisare l’autore– in «una delle innumerevoli versioni rurali del milanese». Non trattandosi di un milanese letterario, ma giunto in forma orale, ha il vantaggio della corposità schietta di una lingua tenuta viva nella necessità di dire, a differenza delle grandi lingue letterarie, il cui lessico è per lo più ignoto ai parlanti delle stesse. È la lingua che parlano e parlavano i nostri nonni, attraverso cui passano miriadi di leggende che non adergono allo statuto di Storia: appartengono a quel mondo del «sentito dire» così minuziosamente riportato da Hawthorne ne La lettera scarlatta. 

Questo aspetto «orale» della scelta di Consonni gli dà modo di ricostruire un mondo linguistico e tenere in vita le voci, altrimenti destinate all’oblio, delle persone del luogo. La lingua adoperata, infatti, esorbita dall’ufficialità delle lingue letterarie, poiché queste hanno una loro tradizione tramandata in una scrittura, e sono codificate in una grammatica più controllata. Inoltre, esse hanno spesso un carattere istituzionale, che aggiunge all’elemento culturale di una lingua dei vivi la regolamentazione di un pensiero ufficiale, una canonizzazione istituzionale, una normativa, quindi, sia grammaticale che giuridica. Le lingue istituzionali tendono, in genere, più a imporre un freno alle innovazioni che a essere creative e aperte ai nuovi stimoli. Non pare un caso a nessuno che l’inglese non britannico (l’americano, l’irlandese, il gallese, il caraibico, il nigeriano ecc.) abbiano offerto il miglior contributo letterario di questo secolo, con i loro neologismi e le numerose importazioni di parole indigene o comunque contaminanti, a fronte di una compattezza espressiva  che non ha indebolito il carattere proprio di quelle letterature.