28 marzo 2011

«Intervista a Francesca Sanvitale» di Doriano Fasoli


Francesca Sanvitale e Primo Levi
Francesca Sanvitale è scomparsa a Roma lo scorso 9 febbraio a ottantadue anni dopo una lunga malattia. Alberto Asor Rosa scriverà nel 2000, recensendo la sua Camera ottica, che «è una scrittrice che poggia la propria invenzione su di una solida armatura di cultura e realtà». Il suo valore letterario fu peraltro riconosciuto dal Presidente della Repubblica, che il primo giugno 2001, di sua iniziativa, la nominò Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica italiana.

L'intervista che qui viene pubblicata, Francesca Sanvitale me la concesse qualche tempo prima di pubblicare per Einaudi il suo ultimo libro intitolato L'inizio è in autunno.

26 marzo 2011

«Owen e la cultura della guerra» di Nicola D'Ugo


Il poeta Wilfred Owen in divisa
da ufficiale nel 1916
In questi tempi di guerra rivelati dai media e dagli interventi italiani, consiglierei a tutti di dare un’occhiata alle poesie che un giovane ragazzo inglese, Wilfred Owen, scrisse durante la prima guerra mondiale. Poiché quando si ha a che fare con una cultura (in questo caso bellica) che pareva ci fossimo lasciati alle spalle, è almeno opportuno documentarci sull’argomento.

Ci sono almeno altre tre ragioni per leggere anzitutto le poesie di Wilfred Owen piuttosto che altri libri (p. es., Addio alle armi di Hemingway o Il nudo e il morto di Norman Mailer). La prima è che anche questo libro è reperibile in italiano (Poesie di guerra, Einaudi, Torino 1985), la seconda è che quello che viene narrato in una trama di qualche centinaio di pagine di romanzo in cui si parla spesso d’altro è qui condensato in poche righe attinenti al tema, e la terza è che si tratta della più alta testimonianza sulla guerra dei tempi moderni.